Così in una nota Commissari ad Acta per la sanità del Molise, Marco Bonamico e Ulisse Di Giacomo
"Negli ultimi giorni si è discusso molto del rapporto pubblico-privato in sanità ed in particolare della mobilità sanitaria, anche se a volte da posizioni precostituite e con una visione politica del problema. Spogli da qualsiasi veste 'di parte' che non ci appartiene, riteniamo che sulla questione sia doveroso fare chiarezza con alcune riflessioni di carattere tecnico che possano aiutare a comprendere la problematica". Così i Commissari ad Acta per la sanità del Molise, Marco Bonamico e Ulisse Di Giacomo in una nota. "Nel 2023 - hanno spiegato - la mobilità passiva, costituita per lo più da prestazioni di bassa-media complessità a carico delle strutture pubbliche, ha avuto un valore di circa 80 milioni di euro e ha riguardato soprattutto le discipline di Ortopedia e Traumatologia, Cardiologia, Chirurgia generale, Ostetricia e Ginecologia, con un alto indice di 'fuga' verso le regioni limitrofe e in particolare verso l'Abruzzo. Nello stesso anno - hanno aggiunto - la mobilità attiva, costituita da prestazioni di alta-media complessità, ammonta a circa 100 milioni di euro ed è stata determinata dalle strutture private convenzionate con la Regione Molise. Il saldo attivo, quindi, ammonta a circa 25 milioni di euro di cui 5 milioni sono stati recuperati sulla specialistica 2019-2020. Questo saldo positivo diventa di fatto un incremento del finanziamento totale del fondo sanitario regionale di parte corrente, ragione per cui a seguito della compensazione si determina un maggiore ed ulteriore finanziamento del citato fondo che corrisponde alla decurtazione di quota parte del Fondo sanitario nazionale (Fsn) a carico della Regione da cui provengono i pazienti. Il Fondo sanitario regionale (Fsr) del Molise per il 2024, già ripartito anche se non ancora ufficiale - hanno osservato - vede una parte indistinta, una quota per l'indice di invecchiamento e una quota per l'indice di deprivazione, per complessivi 635 milioni di euro, ai quali bisogna aggiungere i 25 milioni del saldo di mobilità, per cui il fondo sanitario a disposizione della Regione Molise ammonta a circa 660 milioni di euro. Quindi quest'anno il Molise riceverà 25 milioni di euro in più rispetto a quanto stabilito dal riparto nazionale e il fondo sanitario regionale non subirà alcuna decurtazione, permettendo così di far fronte agli impegni finanziari che abbiamo di fronte. Chi ha la responsabilità di gestire l'assistenza sanitaria e garantire i Lea in questa regione - hanno concluso - deve spogliarsi di pregiudizi populistici e assumere decisioni che abbiano come unico obiettivo la salute dei cittadini".
(fonte Ansa Molise)