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Molise: occupazione in calo, crescono gli inattivi. Un futuro incerto per il mercato del lavoro

2025-04-08 01:36

Redazione

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Molise: occupazione in calo, crescono gli inattivi. Un futuro incerto per il mercato del lavoro

Il mercato del lavoro in Molise sta attraversando una fase di incertezze

Il mercato del lavoro in Molise sta attraversando una fase di incertezze, con un calo dell’occupazione e un preoccupante aumento degli inattivi, un segnale di difficoltà che potrebbe mettere a rischio la stabilità economica della regione.

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Campobasso/Isernia, 8 aprile 2025 - Secondo le stime riportate nel Documento di economia e finanza regionale (Defr) 2025-2027 adottato recentemente dalla Giunta regionale, Il numero degli occupati è diminuito dell'1,8% rispetto allo stesso periodo del 2023, mentre a livello nazionale e nel Mezzogiorno si sono registrati aumenti rispettivamente dell'1,5% e del 2,5%. La diminuzione dei contratti a tempo determinato e l'instabilità economica sembrano avere un impatto diretto sulla qualità dell'occupazione, specialmente nei settori più tradizionali come l’agricoltura e l’industria. Il dato più allarmante riguarda però l'aumento degli inattivi, ossia le persone che, pur essendo in età lavorativa, non cercano attivamente un impiego. Nel 2024, il tasso di inattività in Molise è rimasto stabile al 33%, un livello preoccupante che riflette una parte della popolazione che, per vari motivi, non si inserisce nel mercato del lavoro. La mancanza di opportunità, la disillusione per la difficoltà nel trovare un impiego stabile, ma anche l'invecchiamento della popolazione, contribuiscono a questa crescita degli inattivi, alimentando il divario tra chi lavora e chi, purtroppo, non ha accesso a opportunità lavorative. In Molise, a maggio 2024, circa 3.150 famiglie (2,4% del totale) ricevevano l'Assegno di inclusione (Adi), un dato che si allinea alla media nazionale, ma è inferiore al 5,2% del Mezzogiorno. Anche l’innovazione appare in crisi. Il numero delle start-up innovative in Molise è diminuito del 19,8% nel 2024, una contrazione ben più marcata rispetto alla media nazionale. Questo dato riflette una mancanza di supporto alle nuove iniziative imprenditoriali e alle giovani generazioni che potrebbero contribuire a rilanciare il mercato del lavoro, soprattutto nei settori tecnologici e digitali. Senza una crescita delle start-up e dei settori innovativi, la regione rischia di restare ancorata a modelli economici obsoleti. Le ragioni di questi fenomeni sono molteplici e complesse. L’invecchiamento della popolazione, la difficoltà di attrarre investimenti e la carenza di politiche attive del lavoro sono solo alcune delle cause che contribuiscono al rallentamento dell'occupazione. Inoltre, la crescente disillusione dei giovani, che spesso vedono in altre regioni o all'estero maggiori opportunità, sta alimentando la fuga di cervelli, riducendo ulteriormente la capacità di innovazione e crescita. Per far fronte a queste sfide, il Molise ha bisogno di politiche regionali più mirate. È fondamentale un rilancio degli investimenti pubblici e privati, con particolare attenzione alle infrastrutture, all’innovazione tecnologica e alla formazione professionale. Solo con una strategia che promuova l'inclusione sociale e l'accesso al lavoro per tutti, la regione potrà affrontare il crescente numero di inattivi e tornare sulla strada della crescita sostenibile. Il Molise si trova ad un bivio: da un lato, si registrano segnali di ripresa occupazionale, dall’altro, il numero crescente di inattivi e la difficoltà di attrarre nuove iniziative imprenditoriali pongono interrogativi sul futuro della regione. È essenziale agire tempestivamente per affrontare queste problematiche, con politiche che incentivino l’occupazione giovanile, la creazione di start-up innovative e la stabilizzazione del lavoro. Solo così il Molise potrà sperare in una ripresa duratura e inclusiva.