Secondo i dati del Gimbe

Campobasso, 27 marzo 2025 – La crisi della sanità italiana è ormai sotto gli occhi di tutti, e uno degli aspetti più preoccupanti riguarda la carenza di infermieri. A livello nazionale, la professione infermieristica sta vivendo una fase di difficoltà senza precedenti, con ospedali e strutture sanitarie che faticano a garantire il necessario supporto al personale esistente. Tuttavia, il Molise sembra essere una delle poche regioni che, pur tra le difficoltà generali, riesce ancora a mantenere una stabilità nel settore. Secondo i dati più recenti, l'Italia perde circa 10.000 infermieri all'anno, un numero che continua a crescere ogni anno a causa delle difficoltà nell'inserimento di nuovi professionisti nel sistema sanitario. Le cause sono molteplici: dalla scarsità di fondi destinati alla sanità pubblica alle condizioni di lavoro difficili, fino alla crescente domanda di assistenza sanitaria dovuta all'invecchiamento della popolazione. Anche la pandemia ha contribuito ad amplificare una situazione che, purtroppo, non sembra avere soluzioni rapide. Tuttavia, nonostante il quadro complessivo critico, il Molise è riuscito, finora, a reggere relativamente meglio rispetto ad altre regioni, grazie a un sistema sanitario che, pur con limiti, ha saputo adattarsi e reagire. Infatti, il rapporto infermieri per mille abitanti e di 6,03 a fronte di una media nazionale che è di 5,13. Nel cuore dell'Italia, il Molise si presenta come una regione che sta cercando di tenere il passo con le sfide della carenza di personale sanitario. Seppur non immune dalla crisi che ha colpito la sanità nazionale, la Regione è riuscita a mantenere una situazione relativamente stabile nelle strutture ospedaliere, grazie anche a una gestione più mirata delle risorse disponibili. In un contesto nazionale segnato da gravi difficoltà, la Regione Molise sta quindi cercando di emergere come un esempio positivo di resilienza e gestione responsabile del personale sanitario. Nonostante la crisi degli infermieri, la sanità molisana dimostra che, con politiche attente e mirate, è possibile evitare che il sistema crolli sotto il peso delle difficoltà. La sfida, però, rimane aperta, e richiede un impegno continuo da parte di tutte le istituzioni locali.