La comunità attende ora con attenzione gli sviluppi di questa vicenda

San Martino in Pensilis (CB), 4 Maggio 2025 - La tradizionale Corsa dei Carri di San Martino in Pensilis, evento clou della comunità, è avvolta da una crescente polemica. L'Associazione Carro dei Giovani ha annunciato di aver presentato un ricorso formale al Sindaco del Comune, nella sua veste di Giudice Unico della corsa, per contestare la vittoria del Carro dei Giovanotti nell'edizione 2025.
Ma non solo un ricorso: l'associazione ha reso noto di aver anche sporto denuncia alla Procura della Repubblica. Il motivo di questa doppia azione legale è grave: secondo quanto affermato dal Carro dei Giovani in un comunicato diffuso ieri, durante la competizione sarebbe stato utilizzato un pungolo a innesco elettrico per incitare i buoi, uno strumento espressamente vietato dal regolamento della Carrese.
«Abbiamo piena prova dell’utilizzo del pungolo elettrico durante la corsa da parte del Carro dei Giovanotti», si legge nella nota ufficiale dell'Associazione Carro dei Giovani. «Il detto pungolo, quale corpo del reato, è già stato messo nella disponibilità degli organi inquirenti, per il conseguente ed obbligatorio sequestro».
Le accuse mosse dall'Associazione Carro dei Giovani sono pesanti e gettano un'ombra sulla regolarità della competizione e sulla condotta del Carro vincitore. L'uso di strumenti vietati, qualora fosse accertato, rappresenterebbe una grave violazione dello spirito della Carrese e dei suoi regolamenti.
Al momento, non sono pervenute repliche ufficiali né dal Carro dei Giovanotti, chiamato in causa dalle accuse, né dall'amministrazione comunale di San Martino in Pensilis. La comunità attende ora con attenzione gli sviluppi di questa vicenda, che rischia di incrinare l'atmosfera festosa che tradizionalmente accompagna la Corsa dei Carri. L'esito del ricorso al Sindaco e l'eventuale avvio di un'indagine da parte della Procura potrebbero portare a significative conseguenze sul risultato della gara e, più in generale, sull'immagine di questa storica tradizione molisana.