Salvaguardare Posti di Lavoro e Indotto Economico

Foto Ansa Molise
ROMA/CAMPOBASSO, 15 Giugno 2025 – Le criticità relative alla perimetrazione e alla gestione del futuro Parco Nazionale del Matese in Molise sono state al centro di un importante incontro svoltosi a Roma. Il Presidente della Giunta Regionale del Molise, Francesco Roberti, accompagnato dal senatore Claudio Lotito e dal consigliere regionale delegato al ramo Roberto Di Baggio, ha incontrato il Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin.
L'obiettivo principale della delegazione molisana era quello di rappresentare al Ministro le problematiche da superare, in particolare quelle che riguardano la perimetrazione del Parco e l'impatto sulle attività economiche, sulle aziende e sulle cave che insistono nell'area. L'esigenza prioritaria è quella di salvaguardare gli oltre 400 posti di lavoro e tutto l'indotto economico legato a queste attività, garantendo un equilibrio tra tutela ambientale e sviluppo territoriale.
"Ci siamo confrontati – ha dichiarato il Presidente Roberti – per superare alcune criticità per definire la perimetrazione, in modo da salvaguardare ciò che insiste in alcune delle zone che rientrerebbero nell'area del Parco Nazionale del Matese."
Roberti ha inoltre evidenziato di aver rappresentato al Ministro "alcune delle richieste e delle esigenze che ci sono arrivate dai sindaci dei comuni interessati che hanno svolto sinora e svolgeranno un ruolo importante". La collaborazione con le amministrazioni locali è ritenuta fondamentale per la definizione del Parco.
"Siamo soddisfatti dell'incontro – ha proseguito il Presidente – perché il Ministro Pichetto Fratin, con la sua struttura, ha recepito le nostre istanze, in modo da poter salvaguardare i diritti e gli interessi di tutti. A breve ci incontreremo nuovamente per condividere le azioni future."
L'incontro rappresenta un passo cruciale nel complesso iter di istituzione del Parco Nazionale del Matese, un progetto che dovrà bilanciare le esigenze di conservazione ambientale con quelle economiche e sociali delle comunità locali. La disponibilità al dialogo espressa dal Ministero apre a nuove prospettive per una soluzione condivisa.