Sentenza divenuta definitiva il 1 marzo

Oggi, 18 marzo 2025, un uomo di 78 anni, Angelo Bernardone, è stato arrestato dai Carabinieri di Montenero di Bisaccia in esecuzione di un ordine di carcerazione definitivo. Bernardone è stato condannato a 14 anni di reclusione per l'omicidio della moglie, Maria Rita Conese, avvenuto il 26 dicembre 2021.
I Fatti dell’Omicidio
Il 26 dicembre 2021, la tragedia si consumò lungo la strada provinciale tra Casalbordino e Atessa, in provincia di Chieti. Angelo Bernardone, approfittando della sua condizione di coniuge della vittima, portò la moglie, Maria Rita Conese, affetta da Alzheimer, su un ponte che sovrasta il fiume Osento. Lì, Bernardone la spintonò oltre il guardrail, facendola precipitare nel vuoto per circa 10 metri. Maria Rita Conese, dopo una caduta drammatica, trovò la morte nel letto del fiume sottostante.
L'omicidio, inizialmente ritenuto un incidente, fu presto ricostruito come un gesto deliberato grazie alle indagini approfondite delle forze dell'ordine. Bernardone, dopo aver compiuto il tragico gesto, si costituì spontaneamente presso i Carabinieri di Casalbordino, rivelando le sue responsabilità.
La Condanna e l'Arresto
Il tribunale di Lanciano aveva condannato Bernardone a 14 anni di reclusione, ma il caso è diventato definitivo solo il 1° marzo 2025, quando la Corte di Cassazione ha rigettato ogni possibile ricorso, sancendo così la pena. Nonostante la condanna fosse ormai definitiva, Bernardone non aveva ancora iniziato a scontare la sua pena, vivendo sotto il regime di divieto di dimora nella provincia di Chieti.
Oggi, i Carabinieri di Montenero di Bisaccia lo hanno finalmente arrestato, rintracciandolo in un comune della provincia di Campobasso, dove l'uomo risiedeva dopo essere stato sottoposto a misure di restrizione. Bernardone è stato trasferito presso la casa circondariale di Larino per iniziare a scontare la pena residua di 12 anni, 11 mesi e 5 giorni di reclusione.