Segnalati 11 casi nel 2024

Negli ultimi anni, l'epatite B sta tornando a preoccupare la salute pubblica in molte regioni italiane, e il Molise non fa eccezione. Il virus dell'epatite B, che colpisce il fegato e può portare a gravi complicazioni come la cirrosi epatica e il cancro al fegato, è una malattia che si trasmette principalmente attraverso il contatto con sangue infetto, ma anche tramite rapporti sessuali non protetti o da madre a figlio durante il parto. Secondo i dati dell’Istituto superiore di sanità, il Molise è tra le regioni più esposte all'Epatite tra le regioni del Sud Italia. Infatti, solo nel 2024, sono stati segnalati 11 casi di Epatite B acuta. Pertanto, dai dati più recenti, il Molise ha registrato un aumento significativo dei casi di epatite B negli ultimi anni, destando preoccupazione tra i professionisti del settore sanitario. Sebbene il vaccino contro l’epatite B sia stato introdotto da tempo nel piano vaccinale nazionale, molte persone, specialmente nella fascia di età più giovane, non sono completamente protette a causa di una copertura vaccinale insufficiente o di comportamenti a rischio non controllati. L'epatite B è una malattia che spesso passa inosservata nelle fasi iniziali, poiché i sintomi possono essere lievi o addirittura assenti. Tuttavia, con il tempo, il virus può causare danni permanenti al fegato. La mancanza di consapevolezza tra la popolazione molisana riguardo alla gravità della malattia e alla necessità di effettuare test regolari per diagnosticare la patologia è uno dei principali ostacoli alla prevenzione. Nonostante la vaccinazione gratuita per i bambini e i giovani, infatti, in molti casi la prevenzione non è sufficientemente promossa tra gli adulti.