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Il Molise continua a perdere abitanti: un fenomeno che preoccupa il futuro della Regione

2025-03-31 16:48

Redazione

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Il Molise continua a perdere abitanti: un fenomeno che preoccupa il futuro della Regione

E' il quadro che emerge da un report dell'Istat

E' il quadro che emerge da un report dell'Istat.
 

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Molise, 31 marzo 2025 - Il Molise, una delle regioni più piccole e meno popolate d'Italia, continua a registrare un calo demografico preoccupante. Secondo gli ultimi dati forniti dall'Istat, la popolazione della regione è in costante diminuzione da anni, e la tendenza sembra destinata a proseguire nei prossimi anni, con conseguenze significative per l'economia, i servizi e la qualità della vita dei residenti. Nel corso dell'ultimo decennio, il Molise ha perso migliaia di abitanti, con una riduzione che ha interessato in particolar modo i comuni più piccoli e le aree rurali. Le cause di questo fenomeno sono molteplici, ma una delle principali è la continua emigrazione verso altre regioni italiane e l'estero, in cerca di migliori opportunità lavorative, soprattutto per i giovani. Molti molisani, infatti, si trasferiscono verso le grandi città del nord Italia, dove le possibilità di impiego sono più ampie, o addirittura fuori dai confini nazionali, attratti da offerte di lavoro più vantaggiose. Secondo gli ultimi dati, la popolazione residente in Molise al primo gennaio 2025 è di circa 288mila abitanti e registra un calo del 4,3 per mille rispetto allo stesso periodo del precedente anno, con un tasso di natalità in calo e un’età media che continua ad alzarsi. L’invecchiamento della popolazione è un’altra problematica che contribuisce alla diminuzione del numero di abitanti: la regione, infatti, ha una delle più alte percentuali di anziani in Italia. La percentuale più alta (-6 per mille) in provincia di Isernia che conta complessivamente circa 79 mila residenti, meno marcata quella di Campobasso (-3,7 per mille) e poco più di 209 mila residenti. Il numero medio di figli per donna è pari a 1,04, 33,1 anni l'età media del parto. Segno negativo anche per quanto riguarda i trasferimenti fuori regione (-3,8 per mille). Nel 2024 la speranza di vita alla nascita è di 80,1 anni per gli uomini, 85 per le donne. Il fenomeno dell’emigrazione giovanile è uno dei principali motori di questa riduzione demografica. In cerca di lavoro, ma anche di opportunità di crescita personale e professionale, i giovani molisani lasciano il loro territorio per cercare fortuna in altre parti d'Italia o all'estero. Questo esodo, che coinvolge in particolare le generazioni più giovani, sta spopolando i centri abitati più piccoli, mettendo a rischio la vitalità e il futuro delle comunità locali. Molti comuni, soprattutto nell'entroterra molisano, stanno affrontando la desertificazione, con il conseguente svuotamento di scuole, negozi e servizi essenziali. L’assenza di giovani e la carenza di personale qualificato rendono difficile garantire servizi adeguati alla popolazione, creando un circolo vizioso che complica ulteriormente il recupero demografico della regione. Le ragioni di questo declino demografico sono radicate in diversi fattori. Innanzitutto, la carenza di opportunità lavorative nelle aree rurali e nei settori più tradizionali, come l’agricoltura, non è stata bilanciata da una crescita adeguata del settore terziario o delle nuove tecnologie. La disoccupazione giovanile è una delle più alte d'Italia e la mancanza di un’offerta formativa che risponda alle esigenze del mercato del lavoro ha portato a una fuga di giovani talenti. Inoltre, le infrastrutture e i servizi, soprattutto nelle aree più isolate, non sono sufficientemente sviluppati per attrarre nuove imprese o incentivare i residenti a rimanere. Le difficoltà nell'accesso alla sanità, i trasporti poco efficienti e la scarsità di servizi digitali nelle zone rurali contribuiscono a rendere il Molise meno attraente rispetto ad altre regioni. Il continuo calo demografico ha inevitabili ripercussioni su vari aspetti della vita regionale. Il sistema sanitario, già sotto pressione, risente della carenza di personale e delle difficoltà nel garantire una copertura adeguata in tutti i comuni. Lo stesso vale per l’istruzione, con il progressivo accorpamento di scuole e la riduzione dei servizi educativi in alcune aree. Inoltre, il decremento della popolazione mina la sostenibilità economica di molte piccole imprese, che fatica a trovare nuovi clienti e nuovi lavoratori. Le città si svuotano, le zone periferiche diventano sempre meno vivibili e il rischio di un progressivo isolamento è concreto. Per fermare questo trend, gli esperti suggeriscono una serie di misure che potrebbero incentivare il ritorno dei giovani e attirare nuovi residenti. La creazione di opportunità lavorative attraverso l’innovazione tecnologica e l’industria 4.0 potrebbe essere una delle chiavi per rilanciare l'economia della regione. L’installazione di reti internet ad alta velocità, il potenziamento dei servizi digitali e lo sviluppo di settori come il turismo sostenibile potrebbero essere risposte importanti a questa sfida. Inoltre, la valorizzazione del patrimonio culturale e naturale del Molise potrebbe attrarre turisti e investitori, favorendo la crescita economica e la creazione di nuove opportunità di lavoro. L'adozione di politiche regionali che favoriscano il rientro dei molisani emigrati, attraverso incentivi fiscali o opportunità di lavoro, potrebbe contribuire a invertire la tendenza. Il Molise continua a perdere abitanti, ma questo non significa che il suo futuro sia segnato. È fondamentale che la regione adotti politiche di sviluppo che rispondano alle sfide del XXI secolo, incentivando la crescita economica, migliorando i servizi e creando opportunità per i giovani. Solo con un forte impegno e un approccio innovativo, il Molise potrà sperare di arrestare il calo demografico e garantire un futuro prospero per le generazioni a venire.