Indagini della Squadra Mobile della Questura di Campobasso

Campobasso, 28 aprile 2025 - La Polizia di Stato di Campobasso ha eseguito due distinte ordinanze di sottoposizione alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alle parti offese, con contestuale applicazione del braccialetto elettronico, nei confronti di due uomini accusati di aver tormentato le loro ex compagne.
Il primo provvedimento ha riguardato un 40enne del capoluogo, resosi responsabile di reiterate condotte persecutorie e minacce nei confronti della ex moglie. Gli atti vessatori erano iniziati nel 2020, dopo la separazione dei due, e sono proseguiti ininterrottamente fino al 2022. La vittima aveva inizialmente sporto querela, ma convinta dall'uomo, che aveva temporaneamente interrotto le condotte, aveva deciso di non procedere. Tuttavia, dopo alcuni mesi, l'uomo aveva ricominciato a tormentare l'ex coniuge con continue minacce, aggravate dal fatto che spesso avvenivano in presenza della figlia minore, spingendo la donna a presentare una nuova querela.
Il secondo caso ha coinvolto un giovane residente nell'hinterland campobassano, accusato di atti persecutori nei confronti della sua ex fidanzata, una coetanea. Anche in questa circostanza, l'escalation di comportamenti vessatori si è verificata dopo la fine della relazione. L'incapacità dell'indagato di accettare la conclusione del rapporto aveva portato a incessanti richieste di spiegazioni e tentativi di riavvicinamento, che si erano poi trasformati in veri e propri atti persecutori, culminati in continui pedinamenti all'entrata e all'uscita dal luogo di lavoro della ragazza. L'ultimo episodio di stalking aveva spinto la vittima a recarsi in piena notte presso gli uffici della Squadra Mobile per chiedere aiuto e sporgere querela.
In entrambi i casi, le accurate indagini dirette dalla Procura e condotte dal personale della Sezione Reati contro la Persona della Squadra Mobile della Questura di Campobasso hanno permesso di raccogliere elementi probatori sufficienti a ottenere dal GIP competente l'emissione delle ordinanze di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alle persone offese, con il controllo del braccialetto elettronico.
Le vicende sottolineano una preoccupante tendenza, con un aumento dei casi di "Codice Rosso". Le forze di polizia di Campobasso hanno già trattato 40 casi di questo tipo nel corso dell'anno. La Procura ribadisce il proprio impegno costante nel contrasto a questo fenomeno, al fine di prevenire che tali condotte possano degenerare in crimini più gravi.
Si precisa che i procedimenti si trovano nella fase delle indagini preliminari e che gli indagati potranno esercitare tutti i rimedi processuali previsti dalla legge per la loro difesa.